Tramonto
Alla sera v'è più poesia cruda che vento di passione;
quello scorcio di tempo che invece di placare, spalanca le porte del pensiero contorto.
E' un passare lento del pensiero che lega alla terra,
e in esso ritroviamo l'io estromesso al mattino,
quello inquieto e infelice di un anima spenta.
Non a caso è l'attimo della morte del sole;
quella morte abituale alla quale, ogni volta, non siamo mai preparati.
Lo stupore del quotidiano quando finisce e abbraccia, intrepido, Morfeo;
senza margini eccezionali, delineando la fine di un giorno e l'ansia dei quello dopo.
Sulla bocca amare consolazioni per l'attimo inconsistente di solitudine nel quale ci accingiamo a cadere, puntualmente, ogni volta.
Peggio di un appuntamento galante che non ha che ipotetiche opzioni di andata,
meglio per sino del matrimonio tra anima e corpo.