Tre Cento novantasei

Ogni giorno, più volte al giorno per te sistemerò qua le mie parole in fasci da cinque , sette, nove linee, forse più. In vasi mai vuoti, sempre asciutte e senza sete, sporgeranno al livello giusto. Saranno rosse e blu, verdi e vermiglie, gialle o écru. Ne metterò sempre di fresche , non userò gaglioffi , plastiche di sostegno: niente e' più tenero e profumato di un parola piantata bene, a favor di occhi. E l'occhio e' un sole, la fotosintesi la tua lettura. Nella terra stanno le mie ossa già a fermentare , concime prematuro di un parto lesto, di tutto ciò che coglierai.