Tre Cento novantotto
La processione e' corteo di scimmie prognate e in velo che confinano con il refluo delle candele ormai stremate: cera fusa e ancora calda per un istante, museo di gocce pietrificate, Pompei liquefatta ed indurita, bianca plastilina nelle mani degli dei. Se tu vedessi di queste vie il mallo scoperto dallo scudo bronzeo del gheriglio, vorresti fughe già arredate e forse del mio sorriso rinnegheresti il verso. Ma se amarsi e' litania , il voto a cui ci crocifiggiamo , allora fammi spazio fra i tuoi martiri e mettimi al collo un battaglio o una sillaba con cui trovarmi quando si solleveranno i flutti e dall'azzurra eccitazione di quella lava fredda non distinguerai più il mio nome.