Tre Cento ottantotto

Hai visto con quanti fiotti lapido la pagina: una stappata improvvisa e' alzabandiera ai mosti, fermentati non so in quale stomaco. Arrampicati al bordo, scivolano frizzando. A volte penso che del mio sangue si taccia la composizione, che se interrogassi ad una ad una tutte le vene, darebbero il tuo nome in gruppo ed ogni piastrina internerebbe la spia del taglio disposto a venderti al curioso. Allora mi lacero le tempie con lo scudiscio di cento parole mentre più sotto e dentro ribolle un pasto che accelera la morte se tu mi ignori.