Tre Cento sei
Sono stata io, è mia la colpa: io ho sporcato,
sottratto, rotto, mescolato, confuso, sbeccato,
sprecato. Sono mie le tracce su ciò che è disfatto,
sperperato ed irrisolto, mia l'ombra sull'ala, il boato
nella carne, la catena al sorriso.Se trovi faccende
annodate, riconducile senza difficoltà alla mia cruna,
di qui passano le vene di tutti i malanni, i nomi di
tutti i ritardi, lo specchio che condanna ogni anno,
il bottone che soffoca l'asola ancora vergine.
Si, sono stata io, ed è ora che di tutti questi
indizi lasciati senza attenzione, tu faccia una
ricetta per fermarmi, se sei ancora in tempo.
Perchè io non voglio più guasti, ma sentirmi
finalmente voluta, nonostante le mie mani
siano ancora invischiate in tutto ciò che non sono.