Poesia
Tre Cento sessantanove
Il verricello e' d'annata, argano senza vello, un feto implume di cui si scommettono la gonna od il gozzo. Per il mio varo si dispensa dai fiori, dai colli e dalle bottiglie . Basterà una parola , lanciata in acqua e che faccia tonfo di sepoltura. Basterò io a prendere il largo, a pendere bianca. Scalzata la luna, rimbocco le redini fin sulle ginocchia di questo scafo che all'orizzonte già annega.