Poesia
Tre Cento sessantasei
So cosa vi piace e non e' la mia faccia, non il mio fiato ma la testa del nodo che mi ferma la carne, il gomitolo che mi riavvolge , malefica bobina, nastro iridato ma velenoso. Non certo le mie ossa ben nutrite o le mani che piano il piano sfiorarono . Voi amate i miei tasti neri, i nei che mi ammalano l'aria: senza questi neanche fareste caso al mio passo. Sarei poco più di un paio di piccole antenne cadute sott la suola.