Poesia
Tre Cento sessantotto
Il gas e' libero di espandersi in questa nave di muri col timone in caldo . Allora giro in basso la chiave che ci tiene al sicuro, chiudo l'arteria da cui zampilla eccitato il sangue che non sporca. Eppure di queste cose ne ho pieni i ricordi, rame ammucchiato sulla parete anfibia: meta' gialla, meta' verde. Piatto ramarro , la finestra i suoi occhi da cui più non scatarra l'odore dei dolci, ma ogni tanto una voce. Sempre più nera.