Tre Cento sette
Nessuno là fuori si chiede perchè non scrivo,
in fondo che importa al cumulo del mondo
come la mia vena avvizzisca e come muoiano
su un dito un verso ed il suo nome. Qualcuno
forse crede che io abbia dimenticato gli
ingredienti, si vocifera di un alterco fra me
e la mia cortese balia di parole, quella che
mi rovesciava il sonno dalle coperte perchè
le dessi un canto.La verità è che tanto hanno
ignorato di me, mi hanno spesso lasciata
in posa, come fossi un unguento, un medicamento
da esterno , speravano ne penetrassi in tempo
la scorza armata. E non vedono, non sanno che
invece di infilarmi in quella coltre, io sferruzzo piano
verso l'alto, aggrappata ad una linea nera che mi
fa da bruco per imbastire il volo.