Tre Cento tre
Abbandonami da qualche parte, se avrai cura
di seminarmi, di disperdermi, non tornerò indietro.
Abbi fede, dimentico vie, semafori e traverse, non
sarei capace forse di distinguere una piazza da
una panchina, girerei a vuoto per ore,
forerei un piede ricordando l'ombra
del palo a cui avresti dovuto legarmi.Tu fallo come
avresti dovuto oggi, con il sole fisso nel cielo,
un chiodo sulla croce di Cristo, l'INRI saranno le
nubi ed io la ladra che cerca di conquistarti
sbagliando ingresso. Mi consumerò così, uno
stelo che ingobbisce poco alla volta, tu lasciami
lì, come oggi. Io non merito altro che un rimprovero
di spalle in lontananza mentre le tue labbra
aspettano di essere gridate dalle mie, ancora
illuse sia un'ala l'amo nero che mi porto nel petto.