Poesia
Tre Cento uno
Ho il grugno inesploso del bozzolo, turgida,
aspetto mi bussino le ali promesse.
Ogni tanto sgranchisco i monconi, se appoggiate
un orecchio, sentirete il sordo punzecchiare di qualcosa
che non sa come uscire. Vi vedo già affannati a
cercare la serratura, a provare la mandata,
ad accontentare la toppa con il boccone
giusto. Lasciate perdere, non ho fioriture:
sono semina perenne di un raccolto incarnito.