Poesia
Tre Cento ventotto
Mettete da parte il mio cuore, come il fiele pulendo le viscere della portata, come un peccato dall'abito bianco. Porgete una museruola all'infetto, che gli calzi a mo' di sudario e lo copra per bene, pietà per il dente che offende. Perche ' la bestia, rossiccia e già tronfia, quando batte di gran lena poi morde e alle ferite non bastano mai le suture. Stendetelo al sole, spaccategli la faccia in due meta' come un ortaggio qualsiasi a cui essiccare la forza e vedete, vi prego, se solo un insetto vi posi a saggiarne il deserto.