tre notti di pensieri
Lascio aperta la finestra della camera, così che la luna possa entrare per me, ho sognato questa notte, ho sognato che mordevo, ho sognato che correvo , ho sognato che ululavo... Molto tempo è passato molto tempo rimarrà da vivere e correre e ululare, luna che guardi i sogni che mi circondano come nebbia prendi in mano le redini dei miei sorrisi e tira la mia vita più in alto che puoi per poi farmi sentire vivo lasciandomi cadere e sfregiare dal vento gelido di un estate al contrario che non ricordo più. Mi sento perso tra il carisma afrodisiaco di uno sguardo cieco e sento nel mio corpo spifferi che sono il residuo di una tempesta di musica atona, vorrei Ancora correre ma il pensiero di un futuro sorprendente mi blocca con la curiosità di un sordo ad un concerto, un Po di malinconia e tanta voglia di vivere. La finestra della mia camera è chiusa di giorno. In modo tale che il sole non bruci i miei peccati. Io voglio pagare per i miei errori, voglio soffrire per essi, voglio sentirmi vivo sentendo sulla mia pelle il brivido dell'errore inammissibile, che nessun chiesa può assolvere, che nessun dio può perdonare...solo la concezione del vento libero sul tuo futuro che copre di polvere ferite che non spariranno può far morire quel pensiero del bambino che scappa dalla tua mente,e questo bambino non fuggirà, rimarrà per farti ridere quando sorriderai e piangere quando ne avrai voglia...perché la voglia di morire è comune negli adulti,la voglia di sorridere no.