Tristezze della luna
La luna bastarda ha lanciato le sue frecce:
senza colpir nessun cuore: anzi, mille e più
[d'uno].
Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,
lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda si estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando le apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.
Charles Baudealaire (da: "I fiori del male").