Tu, miseria d'uomo

E si... va bene così

accettati...nella vanità della tua ribalta

guardandoti allo specchio

nei tuoi occhi
amoreggiar con loro e tra di loro

Regalati egoista

la falsa generosità
della tua finta tenerezza

tra le invidie e gli odi
che architetti apposta

deflagranti

che germogliano fertili
nei terreni delle illusioni

dove crescono rigogliose

concimate di volgarità
e povertà d'anima

senza alcun bisogno
di mettere a nudo le emozioni

Tu miseria d'uomo

a poltrir di giorno

mentre la notte fiorisci
negli aliti di striduli pensieri

lasciando al mondo

flebili sospiri d'incestuosi amplessi
tra l'anima e il vivere
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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