Tu,sempre nella mente

Il mio riposo si chiama poesia

assopirmi nel suo flusso
che m'invade

intrecciandomi

nell'infinito fascino di quell'universo

Scorgo crepe intrise di sangue e dolore

tra le uggiose foschie
delle squallide visioni

che m'attraversano
nel troppo vagar della mente

E' là

in quella sorta di miracolo

il desiderio d'estirpare l'erba maligna

e guardare avanti senza alcun timore

Preferire nei gesti
la concretezza del fare

e farla divenir condizione interiore

paradigma esistenziale

regno di stabilità e di valenza

e ritrovarmi sempre a scrivere di Te
.
cesaremoceo