Tu,vita

Quel giorno mi hai preso da partem'hai parlato e m'hai detto che finalmente potevo torturarmi da solo E voglio raccontare al mondo la mia meraviglia alle tue parole che avvolgono ancor la mia allegriaarrivate proprio quando m'ero convinto del mio destino di restare chiuso nel mio presente a sbadigliare nel silenzio nelle notti e guardare il cielo e le sue stelle nel loro donarmi i vuoti riflessidel mio vagar inutilenell'inutilitá dei giorni ridendo di vecchi ricordi mentre questi s'affievoliscono e muoiono dannatisenza voler mai cambiar prudenzae poter godere al pensiero che la mia arte e le sue invenzionipotrá renderli immortali.Cesare Moceo poeta di CefalùDestrierodoc @ Tutti i diritti riservati