Un altro po' di me... per voi

Ricordo la mia infanzia

e i sogni che ne facevano
l'unica possibilità d'evasione dalla cruda realtà d'ogni giorno

E vivevo con la miseria sempre addosso

a colorare i miei lerci abiti
e rivestire le suole delle mie scarpe

persino la sedia su cui sedevo
era imbrattata di miseria

come pure il tavolo su cui mangiavo

Mia madre

donna semplice e silenziosa
dagli occhi sempre stanchi

fece la sarta fino alla cecità

di mio padre... forse è meglio non parlarne

E io

tutto libri e pugni

ingrassavo nel mio orgoglio

nell'illusione di pareggiare con le risse

tutte le briciole che incontravo sulla mia strada

E fu là che conobbi la felicità
del mio voler star da solo

e ancor oggi nella solitudine

far volare i miei sogni.
© ®
Cesare Moceo