Un Dono...
Nell'oblio del dubbio ricade la mia anima,
persa nei meandri della tua personalità
si svuota, piano piano,
alla ricerca di ciò che sempre ho voluto
ma mai son riuscito a capire.
Provai, più volte, a far breccia
nel muro dei tuoi occhi
senza fortuna alcuna,
cadendo nella ragnatela,
sfaldata e imprecisa,
che anni di vita non vissuta
ti hanno portato ad essere.
Provai, come un bambino,
a credere nell'impossibile,
per poi ricevere, in cambio,
il dono della solitudine.
Dono che tu mi hai concesso
e che io non volevo, come una
malattia che possiede il corpo,
lo distrugge, e al contempo
lo fortifica. Non volevo che fossi
tu ad impormi il dolore, perchè
era ciò che al contrario volevo
allontanare da te, rendendoti
parte di un progetto, di una vita.
Ora che son sporco, malato e
nuovamente solo ti chiedo un altro
dono, questa volta fortemente
desiderato: distacca i tuoi occhi
dalla mia anima e percorri la via
che la vita ti ha destinato, assicurandoti
di evitare i miei passi, affinchè
il mio volere, questa volta, sia compiuto.