Un mio amico.
Io ho un amico.
Siamo nati nella stessa città.
Stesso quartiere.
In un’afosa serata di Luglio dell’81 andai a casa sua
e lo trovai intento a fare i bagagli.
“ Devo trovare il mio posto nella società. La mia giusta collocazione!”
Questo fu quello che disse prima di salutarmi e andarsene.
Lo rividi dopo tre anni.
Era molto dimagrito, quasi senza denti
e con le braccia piene di buchi di siringhe.
“Sto ancora cercando il mio posto. I tempi non sono maturi ma lo troverò.”
Sussurrò questa frase a testa bassa e se ne andò.
Da allora sono trascorsi 29 anni.
Il mio amico non si è più mosso da Acqui Terme.
Ora sta poco lontano dal quartiere dove giocavamo.
Imbocchi una lunga strada con ai lati solo campagna.
Giri a destra e oltrepassi un cancello.
Fai 50 metri e giri intorno ad un cipresso.
Lui è lì. Terza fila a sinistra. Ha 21 anni da 29 anni.
Nel posto che stava cercando e che tanto lo ha atteso.
Lungo 2 metri e profondo altrettanto. Hal