Un rosso fiore
Sapore di ciliegio le tue labbra
e miei i morsi di sapidi profumi
ora da boccale bevo nettare fluente
veloci sono i baci e lievi le carezze
come vento nascosto in tua chioma dorata.
Tocchi amorosi erranti
inebriano la sera
e pulsa gioioso e in fretta mio cuore
in fuga da esitante petto
mentre affannato colgo fiori e frutti
da tenero tuo grembo
dischiuso ad insaziata voglia
a folli erranti inappagati artigli.
Ma sua luce dispiegherà domani antico sole
stanco e vecchio aguzzi raggi trafiggeranno
vecchio clochard ingobbito e stanco
deluso compagno di lattiginosa notte
nemica di disabitato cielo.
Di ricordi e sogni nutrirò mio cuore
dolce è la vita e brutto e turpe il mondo
e guardo e chiedo
a rinsecchiti scheletri
di lontani abbracci sepolti e vivi
sotto rimbombante pensiero
di fuggenti giorni e ore e istanti
e tra nubi rossastre
dietro nascosto vergognoso sole
affaccerò rabbiosi i miei sospiri.
Dubbioso andrò per solitarie vie
stralunato e perso a me
replicherò preghiera e pianto e gioia
e riderò del tempo, sorriderò
abbraccerò fremente
apparenti sembianze inconcludenti voli
verso perduti approdi.
Trabocca ora scarna mia bocca
di sudato amore
e capo reclino vinto perdente
su immeritato seno
ove fremendo adagio
una rosa, una rosa soltanto
tra balbettanti labbra serrata
un fiore un solo fiore un rosso fiore
per te.
((Gabriele Prignano))
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