Una agorà di insulti e malvagità (R.F.) e a me... non resta altro che scrivere

Tracce di disperazione con il conforto a perir negli affanni, intridono promesse dichiarate e non mantenute, a spiegar meste l'assenza di privilegi alla mente persa nei rimpianti nel tempo utile a consumar la vita, asperso nella memoria ancora lucida dei ricordi di Verità e amore. E saremo così tanto stanchi, da non voler piangere sul passato nè sul nostro presente, ma, in una finta condizione regale, avremo pronte solo scuse, nel vivere che non lascerà scelte, da usare a piacimento nella speranza malcelata che arrivino gradite a buon fine. . Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53 Poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati