Una carrucola in angolo d’orto
cigola d’ombra. La ruggine sembra
memoria postuma di sole, membra
battute al tendere d’un tempo torto.
Conserva il pozzo d’acqua sorta intatte
stille che s’alimentano di luna
e l’odore di muschio che t’aduna
la notte avanza dal muro di latte.
La lingua di basilico e di menta
dura s’è fatta dolce, lastricato
lo sterro, il ferro dell’aratro stenta
dietro l’asfalto, ottone lucidato
che brilla senza fuoco e ti rammenta
nostalgiche scintille di passato.
Sonetto ABBA CDDC EFE FEF
27 novembre 2019
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Ogni età ha il suo fascino, a volte evidente e immediatamente afferrabile, a volte nascosto, accessibile solo attraverso l'abile lettura delle mappe tracciate dal tempo, come un tesoro da scovare nel profondo di un forziere custodito nell'anima.