Una rosa che sboccia

Ibernati, incoscienti, inesistenti,

proveniamo da infiniti deserti.

Fra poco altri infiniti ci apriranno

ali voraci per l’eternità.

Ma qui ora c’è l’oasi, catena

di delizie e tormenti. Le stagioni

colorate ci avvolgono, le mani

amate ci accarezzano.

Un punto infinitesimo nel vortice

che cieco ci avviluppa. C’è la musica

(altrove sconosciuta), c’è il miracolo

della rosa che sboccia, e c’è il mio cuore.