Una tenda

Indiscutibile compromesso,

è l’amore effimero. Cupido,

ha di nuovo ferito l’aria

con il dardo dell’infatuazione,

per suggellare sbiadite unioni.

Celebrate sul viso di un

pubblico assente, screpolato

dal lusso dei soliti costumi.

Giuramenti senza onore

di fronte alla foto di Dio.

In altri lidi, giù alla tendopoli;

in mezzo a cesti di pane

avanzati, due giovani si

promettono amore eterno.

Tra pochi presenti intimamente

collegati dalla semplicità.

Una piccola stufa si danna

l’anima per alimentare quei

caldi sorrisi; ed una curiosa

lingua di fiamma si storce a

dismisura pur di vedere meglio.

 

Una madre soffoca la commozione

con un panno sporco di speranza.

Indissolubile unione, è l’amore vero.

Altro non chiedono che di esistere

ancora. S’appoggeranno alle

loro comuni intenzioni, all’oscuro

da illuminanti progetti di edificabilità.

Piangono felicitate emozioni.

Respiro l’aroma della genuinità…

novità penetrante per un naso

complice. Quella tenda per me

è il mondo, quella gente è per

me un esempio. Cupido non ha

lanciato nessun dardo per loro.

È Madre Terra che li ha uniti,

anche Lei vuole esistere ancora.

Riceverà pioggia pura d’amore eterno,

da due nuvole pie dallo splendore

immenso. Si amano davvero

‐ cos’altro aggiungere ‐.