Curve pericolose
che indicavano vie nascoste,
dove comunità cenobitiche
coglievano l’increato.
Labbra bianche
che distribuivano sorrisi
senza mai essere ipocriti.
Cogliere il pensiero,
l’accerchiamento dell’animo,
lo sbirciare tra le righe
che rivelano personalità sgradite
e cuori candidamente sporchi,
senza colpa alcuna.
In un crescendo d’emozioni
mani delicate scavarono dentro la vita
mentre un giovane cervo
cercava d’imitarle.
Soluzione finale fu la stessa vita,
amante di animali mansueti
e di piante carnivore.
La vita scorreva lenta,
a luci basse,
per non disturbare la notte.
5 giugno 2007
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