La mia penna non sa più frinire
ed il miele che sbocciava denso
sulla sua testa eccitato da nuove parole,
adesso sedimenta come un peccato nel vino.
Non sbava più versi: sta chiusa asciutta
tra le dita e come un pistillo ancora vergine
tra le gambe della corolla,
aspetta tremando la prima notte.
2 gennaio 2012
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Ci siamo allontanati nell'istante in cui non ci siamo resi conto di non essere più vicini.