Vado ad attendermi di là

Pervertito dai fulmini di patetiche
filosofie senili che stormiscono al vento

barcollo nel terrore di sbagliare tutto
e non saper più camminare da solo

Con l'orgoglio a far da palo alle paure
e i torti subiti legati alle dita

insisto in offerte poetiche
quasi prive di voce

a ricevere e donare le emozioni
e i pensieri più diversi al mondo

buoni a lenire bruciori dell'anima
figli di fuochi mai spenti

a chi la vita lascia cerini accesi
nelle mani che la sostengono

E vado ad attendermi di là
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cesaremoceo
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