Poesia
Vago tra le oscurità del mio viaggio
Tenebra
quante volte dovrò invocarti Io
nel mio piacere d'oblìo ?
E tu luna
abbandona per favore la tua luce
addormenta i tuoi argentei raggi
affinché io possa espiare
i peccati commessi
e nella mia stoltezza possa trastullarmi
e confessare ciò che mi strugge
Solo sono nato
e solo ho vissuto la mia vita
a sognare suadenti sussurri
e tenere carezze
Ma dove sei affetto cercato ?
A chi hai donato il tuo amore ?
Di tutto hai potuto accusarmi
ma non d'inerzia
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Cesare Moceo destrierodoc @
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