Notte sii gentile alle molli porte dei suoi occhi.
Mentre il giorno mi ingravida puntuale del suo feto,
guida il mio nome al suo cuore, come buia vibrissa.
Il tempo è un plettro affilato a spezzare le ossa
su cui si inginocchiarono stagioni di nidi.
Notte, sussurragli l'amore che piego sul foglio,
povero muto che, potendosi alzare, squarcerebbe il mondo.
6 novembre 2011
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La parola è silenziosamente rumorosa: spesso gli occhi sentono meglio.