Vecchia Giornata
Il vecchio saggio dice
Per colpa
di una luna svogliata
sere senza luci
Scivolano verso il mattino
E pian piano si dissolvono
Nel bagliore
Della prima luce
Tra canti e voli
Di rondini e uccelli.
La nebbia si dissolve
A giorno inoltrato
E sale con le preghiere
Della gente umile
Che popola pianure
E colline di questi posti.
I pensieri si affollano
Nella mente dell’uomo
E ad uno ad uno
Sfumano dalla memoria
Sotto la dura fatica
Della prima luce.
Dalla finestra
Della vecchia casa
Un pezzo di cielo
Unica ricchezza
Del contadino
A cui affida i desideri
Per un nuovo giorno
Non prima di aver letto
Il brontolio del tempo
Che si fa sempre
Più breve e graffiato.
Attraversa l’uomo
Mulattiere a rischio
Ancora prima dell'alba
E tra sorrisi e lacrime
Uccide i suoi sogni
E così non è felice
Nemmeno quando
È seduto vicino ad un fiore
Durante la pausa
Di mezza giornata.
Alla sera scende
Il venticello fresco
Sulla pelle e sul paese
Soffocato dal caldo
E nemmeno l'armonia
Per il diminuito frastuono
Dei grilli e cicale, ravviva
La gioia di fine giornata
Volano ancora
Rinnovate preghiere
Nel vento della notte
Ed una pioggia di speranze
Nutre l’arrivo dei giorni futuri.