Vele
Vele
non è per niente questo
a cui pensavo.
Vele
non è la sferzata del mare
l’albatro sull’uomo che costeggia le ombre.
È la topografia di sgomenti
disegno di un tramonto sul clangore dei nervi
sull’agguato – abbiamo il coraggio degli aerei?
Ne passa uno, decolla
meravigliosamente lontano.
Le vele e il volo,
la potenza di una folata
può lavare la nebbia
quella obesa che sbarra gli scuri?
Vele, sopra facciate
e vetri costernati
poter vedere
in una fessura almeno una rosa
selvatica, una spina
pettinare l’aria che addensa
e che, in morbide braccia d’autunno,
non è questo.
(Ispirata alle Vele di Scampia, enormi palazzi destinati all'edilizia popolare nell’omonimo quartiere di Napoli, alcuni dei quali abbattuti negli scorsi anni. Il nome è derivato dalla particolare forma triangolare, simile a quella di una vela latina).