Venti gelidi,soffiano

Cinto dai venti gelidi dell'afflizione

cammino tra gli stretti e tetri
corridoi del mio vivere

a soffrire a vedere i miei oggi
divenire immediati e deludenti ieri

Silente e pregno di rabbia
rimango tra quelle vie

a perdermi in frange
d'eternità sanguinante

strappate al Sapere

da quest'umanità che
dorme in angosce crescenti

antri imperiosi tra scogli

nelle cui risacche spasimano gorghi
che inghiottono l'anima e i suoi tormenti

E porto disperato le mani sulla faccia

a tappare le orecchie a musiche stonate
e rivolgere implorante

lo sguardo al cielo e ai suoi mille colori

nequizie a insidiare il posto a pensieri
da gridare fino all'ultimo rigo d'inchiostro
.
cesaremoceo
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