Si cade
a volte
ad occhi aperti in strisce di gomma
vergognosamente offensive
Scarnifichi –allora‐ l’anima
In truce piego di sguardo l’afferri
Cadi
a volte
ad occhi aperti
‐ vergognosamente ‐
nel buio che conosci
Da cui vorresti fuggire
Ma cadi e vedi la gomma:
tua ultima scoria
vergognosamente languire
Morire.
29 febbraio 2016
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Nel buio della notte, arriva il lampo luminoso e delicato, il mio augurio di tutto bello. Ne sugga carezza chi ama riceverla, sia ombra fuggente per chi non ama vederla. È nel buio che l'intuito ci indica cosa accogliere e cosa rifiutare: luce chiama luce, ombra chiama ombra. Possa ogni luminosità, se pur debole, vanificare ogni oscurità. La luna crescente ci mostra il suo volto proteso al nuovo che nasce: illumina il nero di nuova vita pulsante