Viaggio onirico
Viaggiai verso il tuo cuore
affogato dall’odierno frastuono
inaridito dal turpe abbandono
arreso allo squallore effimero.
Volevo fare breccia in esso
sconquassarlo e scardinarlo
per risvegliare in te
la voglia d’amare
e stimolare nel tuo animo virtuoso
il desiderio della dolcezza infinita
che inebria e manda in estasi.
Volevo esplorare la tua intimità
negante allora la bramosia d’amore
protesa alla smania innata
che inneggia alla voluttà improvvisa.
Viaggiai verso i tuoi sentimenti
per esplorare le parti più recondite di te
bramanti di intensa passione
e protese verso una fervida eccitazione.
Viaggiai con le ali della fantasia
verso di te che m’accogliesti
dopo aver perso, novello Ulisse,
la bussola che conduce
al senso della vita.