"Vile incenso ho dato in povero rito"
Ho navigato per anni
nel mare delle tempeste interiori
sballottato tra onde
impetuose di passioni
ignare della loro complicità
con il mio soffrire
finché esausto
la marea dei tormenti
mi ha arenato
sulla spiaggia dell'anonimato
Là
la mia solitudine
non mi ha fatto poi tanto male
come quanto il ricordo
dei miei occhi senza luce
spenti di volontà
che m'avvinghiavano
stritolandomi l'anima
e vile incenso
davo in povero rito
per dare spazio
ai demoni e ai silenzi
Ora voglio esser
cantandomi
l'amico di tutti
e Voi tutti
che con me canterete
miei amici rimarrete
.
Cesare Moceo destrierodoc @
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