Viola
"Sento il tuo ritorno,
i tuoi occhi verdi e veri
guardare la solita strada
dondolata
fatta di curve e salite,
pennellata di locande
di cartelloni, di nuovi bastioni
di gente affrettata
in perenne ritirata.
Sento il tuo ritorno,
che vuole silenzio,
la cena del bacio,
il camino dell'abbraccio,
la disponibilità del racconto perdersi nel fuoco dell'intesa.
Sento il tuo ritorno,
dal riflesso della candela, dalla musica nella stanza,
dal letto che ti accoglierà,
dal gatto vagabondo che miagolerà
una carezza.
Sento il tuo ritorno,
chilometro dopo chilometro
zona dopo zona, come una sinfonia che si avvicina
e suona la tua presenza.
Sento il tuo ritorno,
come l'avanzata della ricompensa,
la tappa della rivoluzione,
l'ideale senza corruzione, l'impegno senza alienazione.
Sento il tuo ritorno... bianco viso che vede correre le luci dei lampioni
e il tempo che ci separa,
persa in pensieri da donna guerriera.
Sento il tuo ritorno...
sento il tuo ritorno...
mi guardo attorno...
mi guardo intorno...
... eccoti!"