Violette

Iniziò a stemperare voci
dai deserti, Violette. Così 
avrebbe voluto essere chiamata
e carpire profondità 
sepolte in poca luce.
Far sbocciare parole nuove
che tornano alla lingua 
levitando, sul gran peso del nulla.

Iniziò a credere, Violette,
ai suoni puri
tra la sua anima e il mondo.
Tese una soglia, 
dove l’orma ha annullato l’ombra 
dell’apparire. E lì sparse 
al sole di altri occhi
le sue bozze.