Sei a pochi metri da me,
aumentano battiti e pulsazioni,
violini e tamburi.
E’ presto, son germogli.
Noti qualcosa di strano
avvicinandoti a me.
Il tuo sguardo, che adoro, m’indaga.
Troppa energia nell’aria.
Faccio finta di niente,
rallento il respiro.
Ciao! Non riesco a parlare.
Tu mi abbracci forte,
tu hai capito tutto;
tu mi ami.
2 giugno 2011
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La mediocrità è talmente estesa sicché, per andare in un qualsiasi altro posto, bisogna immancabilmente attraversarla.