Visionario amico mio
Visionario amico mio,nel tintinnare delle tue idee la mia coscienza prende forma,e specchi d'acqua riflettono la tua sagoma che leggera accarezza il mio stupore.
Tra blues e be bop ti vedo danzare ubriaco,innalzando quell'ultimo bicchiere come fosse la chiave per la tua beatitudine.
Tu,decennale conquistatore di delicata imperfezione,non giudicare il mondo con così tanta insoddisfatta veemenza,mondo che un giorno fu tuo,e tu solo in esso.
Assonnato viaggiatore di mille generazioni sconfitte,come un ancor più antico profeta anche tu fuorilegge,insegui il tuo destino.
Silenzioso, un giorno fece fuoco quel dito puntato tra la tua determinazione e la mia arroganza,mistico portavoce del mio disagio,così ti sei fatto carico delle mie colpe.
E adesso,notte che con la tua benevolenza hai dato voce alla mia penna,a te voglio dedicare il mio ultimo pensiero,che di balzo in balzo vola sui tetti della mia gioventù,tradita ormai da mille falsi ideali e utopiche idee di rivoluzione. Visionario amico mio,anche tu sarai redento.