Visioni d'Arte Scolpite nell'Anima

Nel crepuscolo delle menti, o critico audace,
Dove sorgono le sfumature, in un mondo che si fa arte.
Con pennellate di parole, scolpite nelle righe,
Ti interroghi sulle forme, sulle linee, sulle lievi rughe.

Che cosa dici, o critico, quando l'occhio si posa
Sulla tela intessuta di colori e di prosa?
Sveli segreti celati, in trame di pennellate,
O ti perdi, smarrito, in sentieri di astrattezze?

Davanti alla scultura, dura e delicata,
Che parole intrecci, su pietra o su marmo?
Sussurri il tuo giudizio, o lo lasci sospeso,
Come un'opera d'arte, in un eterno arcano?

Nelle pieghe delle emozioni, nelle curve del pensiero,
Trovi il linguaggio per descrivere l'immenso mistero.
Ti perdi tra le ombre, nei chiaroscuri della mente,
O emergi, luce chiara, nell'elogio eloquente?

O critico, o custode di segreti in gesso,
Raccontaci dell'arte, fai vibrare il tuo canto.
Dove danzano i colori, e le forme prendono vita,
Che cosa sveli dietro il sipario della critica?

Sii poeta e scultore, con la penna e con il cuore,
Naviga tra le opere, come un marinaio del dolore.
Inventa parole nuove, che siano un incanto,
E il tuo giudizio sia un abbraccio, un'affermazione senza fine.

Che cosa dici, o critico, quando il pennello danza,
E la scultura si erge, possente, nella stanza?
Sii gentile, sii severo, ma soprattutto sii sincero,
Perché l'arte è il riflesso dell'anima, il nostro vero mistero.