Visite di cortesia

Il buio è una condizione esistenziale,
è un modo di essere, è un modo di vivere.
Un peso, appeso al centro del petto,
un vuoto che sale e si espande.
Esce e si fa tutt’attorno,
ti divide dal resto.
Pensieri negativi affiorano,
si mandano giù come un sorso d’acqua fresca.
Il liquido di cui non possiamo farne a meno,
risulta più pesante della trasparente acqua.
Rabbia, perché stai così,
rabbia, perché ti riduci così.
Mentre navighi in tutto questo cerchi un salvagente,
ma solo tu puoi aiutarti a stare a galla.
Cerchi una lampadina,
che ti aiuti a fare luce.
Ma come un calo di corrente,
a volte la lampadina si spegne
e il buio si espande.
Un generatore d’emergenza,
che ti tenga sempre acceso.
Una batteria tampone,
che eroghi energia al bisogno.
Un percorso guidato che ti porti
ad un’uscita di sicurezza.
Sempre e perennemente incatenata.
Troverai la chiave,
aprirai il lucchetto prima o poi.
Intanto il buio ogni tanto arriva,
passa e poi ritorna,
sono visite di cortesia.
(13/03/2013)