Vita breve di un temporaneo trafficante di emozioni
Oggi vi narro di Jo il veloce
Nacque avido e senza aspettare
Il soprannome da padre precoce
Ebbe contento iniziando a parlare
Notizia funesta arrivò all’orecchio
Jo il veloce aveva un malanno:
Viver il giorno come uno specchio
E morire domani come un inganno
Un altro segreto a breve scoprì
Trafisse Jo senza avvertire
Giovane e vecchio già in quel dì
Vita veloce s’apprestava a scoprire
Bambino divenne e in poco lasso
Scoprì i giochi e l’innocenza
Non aspettandosi che al trapasso
Viver da scelti senza licenza
Come in un lampo divenne più forte
Comincia l’età del viver da sciocchi
Carne a pranzo e non più torte
Si fece squadrare da mille occhi
Maturo divenne senza esperienza
Parlando ai cari con grande saggezza
Avrebbe perso la diligenza
Per viver la vita con gaia lentezza
Adulto divenne nel pomeriggio finale
Visse coetaneo da sguardi attorniato
I genitori sorpresi in tono cordiale
Videro in lui uomo arrivato
Non vide l’amore né la passione
Vecchio arrivò di essenza mancante
Sedeva scaldato dal suo maglione
Sulla poltrona aspettando ansimante
Rassegnato poi e a tratti contento
Salutò i genitori con lacrime nuove
Durata intensa di intenso momento
Aveva compiuto tutte le prove
Morto in un giorno che pare l’eterno
Jo il veloce lascia un verdetto:
Sbrigatevi tutti, vicino è l’averno
Godetevi il mondo e tenetelo stretto