Voce

Natale è un flauto d’alba, un fervore di radici

che in nome tuo sprigionano acuti ultrasuono.

Anche le stelle ascoltano, gli azzurrognoli soli

in eterno ubriachi di pura solitudine.

Perché questo Tu sei, piccolo Dio che nasci

e muori e poi rinasci sul cielo delle foglie:

una voce che smuove e turba anche il cristallo,

il mare, il sasso, il nulla inconsapevole.