Vorrei volare,
inerme all’assurdità umana,
sulle pochezze del mondo,
per non patire
l’ignoranza,
per non penare
dell’arroganza,
per non sentire
l’insensatezza,
per estraniarmi
dal diffuso macello
irrimedibile.
6 settembre 2012
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Uno sconvolgimento m'assale e una confusione m'apprende nel trovarmi al tempo stesso tra due mondi, tra il reale e il virtuale, tra la vita e il sogno, tra il tangibile e l'effimero, tra l'affetto e l'indifferenza, tra la verità e l'ipocrisia, tra il concreto e l'astratto, tra il camminare e il volare, tra il sentire e l’ignorare, tra ciò che è e ciò che non è. Tutto mi porta a pensare che la vita è come una goccia caduta in mare.