Vuoti ripieni di nulla

Tramontan le ore
e i giovanili ardori

divien il cuor
arida pietra

giorni strani
in cui più non parlo

Spento fuoco
d'acerbo destino

a bruciar d'incanto

a rinchiuder la mente
prorompente di grazie

in ambigui silenzi
d'incontri sublimi

e riscoprir il pensar
senza rancori

sol stanchezza di sforzi
e cecità interiore
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù @ t.d.r