24 ottobre 2014
Nelle torbide profondità delle menti ipocrite dalla presunta coscienza pura, si nascondono ladri dell'ingegno travestiti da moralisti. Dall'alba al tramonto, si abbeverano alle acque sporche della menzogna, saccheggiando frasi persino dalle parole degli scrittori famosi, per poi congiungerle come un mosaico malconcio, ridicolo o una sinfonia stonata. Ma quale coscienza pura? Hanno la memoria corta, obliando il fango che hanno gettato su altri. È come se cercassero di erigere una casa maestosa con mattoni rubati, credendo di essere architetti geniali, ma rimanendo solo costruttori di illusioni.