A forza
A dire il vero all'inizio non mi sembrava. Che difatti sono nato ed ho attraversato sognante sognante infanzia, liscio liscio e sereno sereno, in piccolo piccolo e giulivo giulivo, paese di campagna campagna e non vedevo quindi nulla d'anomalo nel mio crescere ed inserirmi in società società a. Almeno fino a quando, diremo intorno ai dieci anni, ho incominciato a registrare i primi episodi. Che chissà come, già allora ed esattamente pari ad adesso adesso, io me ne uscivo con la battuta scema e proprio fuori contesto, capace di gelare qualsivoglia sentimento o vantavo imprese "epiche” puntualmente smentite da episodi o testimonianze, che al riguardo mi beccavano in fallo secco secco e lasciavano giusto in mutande mutande o. O di letterali sparate su capacità fisiche straordinarie immancabilmente seguite da dimostrazioni sul campo fantozziane e. E peraltro e ripeto, tale e quale ad oggi, il bello è non era colpa mia. Non era colpa mia. Che io, una volta capito la sana, tentavo e tento tuttora, di gestire i moti interiori interiori, causa di tutto ciò, che mi balenano improvvisi e scappano sonoramente o gestualmente repentini, ma niente. Niente, niente. Niente. Se mi vengono li devo esternare tale. Tale e quale fossero il comportamento più consono del mondo tale. Tale e quale un talento naturale o una caratteristica genetica, ingestibili ed irrefrenabili e. Ed appunto giù figure di merda. Che ne ho fatte dappertutto e con chiunque, di figure di merda. Con i genitori, con gli amici, in parrocchia, a scuola, nel lavoro, nello sport, eccetera, eccetera. Che non vorrei dilungarmi troppo su quelle con le donne o i banchieri, dato su di loro stendo veloce un velo pietoso da solo. Ne ho fatte assai ed assai ed assai, di figure di merda e. E mi ero indi pure costruito un personaggio sociale pertinente ed abbastanza preso con le pinze dal, diremo come, pubblico e niente, nonostante vergogna e disagi e sempre meno voglia di frequentare ed uscire ni. Niente. Non riuscivo a contenermi ed ogni volta ne contavo o applicavo, una i disagi aumentavano ed il sottile residuo di credito ancora perdeva spessore e. Ed ero esasperato insomma. E triste e basito di e da, me stesso e devo fare qualcosa ergo pensavo. E niente. Niente. Niente, nessuna ferrea volontà era capace di fermarmi al che, chiaramente al culmine della paranoia, una sera finalmente mi sorpresi e mi dissi «perché? Perché invece di bloccare o eliminare, non provo a ribaltare la situazione? A portarla a mio favore, rendendo codesto mio talento una particolarità rara ed unica e realizzando con lui delle performances invidiate al posto di odiate e pertanto capaci di smuovere interessi in base alle loro originalità e singolarità?». E. Eh sì e come? E sì ecco da. Dalla pentola alla brace, la prima reazione ed ovviamente nuova prostrazione se non che. Se non che subito appresso bum: l'idea accecante almeno quanto una torre per fari da stadio se. Se questo è il mio talento e se, uguale a certamente pare, sono stato spedito nel mondo appositamente per realizzarlo nel. Nel caso, che guarda caso già a tempo perdente mi diletto nel ramo, nel caso altro non devo fare che farla sulla tavolozza. Farla sulla tavolozza e poi immergerci i pennelli e. E con loro così caricati e la carta igienica unta, tracciare, su tela, delle grandi o piccole o medie o nude o vestite, figure di merda. E devo farle a modo. Che devo impegnarmi e dipingere la mia Gioconda, la mia Primavera, la mia Guernica, i miei Iris e. Ed il mio Urlo fi. Figure di merda e. E così feci. Feci sulla tavolozza e feci in tela. E le opere a mio parere venivano bene e confermato in pieno: nel fare figure di merda assolutamente eccellevo. E mentre ne mettevo ancora intanto incominciai a farle vedere qua e là e reazioni contrastanti. E bocciature totali ed obiezioni pepate, bensì musei, esperti e gallerie d'arte post moderna ultra d'avanguardia e. E collezionisti relativi, interessatissimi. E via le prime personali e buona accoglienza. E via le mostre più grandi in posti chic e sconcertanti vendite. E via Parigi, Londra, New York, Amsterdam, Madrid e. Ed eccomi qui. Famoso. Ricco. Osannato e. E contro ogni logica corrente ed ogni stroncatura esistente, pienamente realizzato ed universalmente invidiato, a forza di figure di merda. A forza di figure di merda a. A forza di figure di merda.
P.s. E. E non crediate non ho verificato fino in fondo. Che, per prova, ho voluto dipingere anche degli astratti di merda e. E non ne ho venduto manco uno ma. Manco uno che. Che fosse uno.