Adelphi
L'altra parte del manoscritto trovato a Saragozza parlava di letteratura come utopia, dell'amante indegno e del giardiniere appassionato.
I quarantanove gradini invece illustravano del rumore sottile della prosa, dell'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e d'un meeting pericoloso e.
Ed i quaderni d'un mammifero, le sette storie gotiche ed il sacro amplesso infine narravano di poesia completa e. E questa.
Questa è stata finora la mia vita in codesto bosco dei corpi fantasma costretti a mostrarsi alfabeticamente.
Ma non è finita che dipana tuttora, la mia vita letteraria dalla parte di là della penna, mentre scopro la principessa smarrita, che chissà quali metafore nasconde quello scopro, un re che pari agli altri re prima o dopo darà il suo posto appunto ad un re ed il cadavere che resterà, impossibile d'evitare, di me.
Che il primo Dio, quello di casa nella mia testa intendo ed il frutto del fuoco, che al contrario vive nel corpo, mi spingono a reiterare.
Che la foresta della notte, lo scimmiotto, che povero lui sta sempre a scimmiottare ed una voce davanti al petto viceversa vorrebbero tornassi indietro.
Che di cime abissali nell'irraggiungibile comunque quest'ultima parla e di meditazioni dello scorpione e non sarebbe male, però nel contempo evidentemente mi lascia trasparire sfuocate celle d'intrattenimento nel suo retroterra strutturale.
E per me parole nel vuoto dunque le sue.
Infatti quasi mi bastano ed avanzano le sostanze di virtuali incontri con uomini straordinari e soprattutto la tentazione d'essere e vivere di già per di nuovo procedere e quindi.
Quindi diremo che rispetto a tante dinamiche il mondo fuori della finestra da solo, purtroppo, ancora non m'è sufficiente per digerire l'impressioni personali maturate come dire di riflesso e. E temo ciò sarà almeno fino a quando non riuscirò a penetrare compiutamente l'anima della formica bianca che. Che abita in provincia dell'uomo che sono dentro na. Naturalmente. Temo ciò sarà.