Ai cani
L'aveva combinata grossa stavolta il cagnolino Pierino.
S'era pensato di uscire dal cancello rimasto accidentalmente aperto ed adesso, una volta chiuso, non poteva più rientrare.
Ed una grande paura di vari pericoli s'impadronì di lui.
Ora viene il mastino napoletano e mi sbrana.
Ora chi mi darà da mangiare?
Ora i bambini piangeranno e cadranno disperati, privi del loro fedele compagno.
Ora. Ora inseguo quella farfalla.
Capperi che bel fiore colorato e profumato.
Mai visto nel mio giardino.
E di chi è la mano che lo sta cogliendo?
Wow una signora anziana.
La seguo pure a lei.
M'ha visto e mi coccola.
Uhm buoni. Buoni davvero codesti biscotti.
Manco avevo idea potesse esistere un gusto del genere.
E notevolmente più grande il suo giardino.
Ecco una lucertola.
Sì le conosco loro.
Vanno sempre sul vecchio muro di sassi a mettersi al sole.
Però. Però questa sta prendendo un'altra direzione.
Vediamo.
Non ci credo!
S'è accomodata sulla calda sabbia della riva del fiume.
Urca da qui cambiano decisamente le visuali.
E quello cos'è?
Somiglia al fratello maggiore dei pesci rossi in salotto.
E chi si sarebbe mai immaginato loro avessero fratelli?
E che fratelli.
Perdiana perdiana.
Non dirmi. Non dirmi Pierino codesto enorme volatile è parente dei passeri e dei merli, conosciuti ed abbaiati, tante volte a casa.
Come ti chiami?
«Cicogna».
Ah sei tu allora che porti i neonati; l'ho sentito raccontare spesso dai miei padroni genitori.
«Macché macché.
Io mi faccio i cavoli miei ed ho già molti problemi ad averne io di pulcini.
Mi tocca trovare il compagno giusto.
Costruire un nido.
Andare a faticare per procurare da mangiare.
Lavare e pulire in continuazione.
No no credi.
Dove troverei il tempo?
Quelli s'arrangiano ascolta me.
Si vergognano unicamente di dire la verità».
Non vorrai insinuare, signora cicogna, esiste gente che si vergogna di raccontare la verità?
«Ce n'è una terra di gente che si vergogna nel confessare la verità cagnolino mio.
Ciao».
Toh!
Un tronco scavato che si lascia trascinare e cullare, dalla corrente.
Quasi quasi salto su.
Fatto! mi sono un minimo bagnato bensì. Bensì guarda Pierino. Guarda.
Guarda quante case.
Guarda quanti modi di fare.
Guarda milioni d'esseri.
Guarda l'amicizia come può scoppiare fra loro.
Guarda cosa mangiano quello e quell'altro.
Ed ascolta. Ascolta.
Ascolta il parere del pescatore e la risposta del suo vicino.
Ascolta il rumore della rapida ed il silenzio della calma.
Ascolta quanto alza la voce chi s'arrabbia ed il sussurrare di chi ama.
Ascolta ed impara il vento. Il vento non fa nessuno sconto e nessuna differenza.
E tocca tocca tocca. Tocca l'immensità del mare ora che ci sei arrivato.
Le sicurezze e le abitudini, fanno prigionieri in angusto giardino.
Qui fuori è invece tutto non di comodo e le condizioni cambiano d'attimo in attimo ma. Ma c'è l'immenso e qualcosa ti spinge sempre ad andare avanti ed a, con circospezione, curiosare interessato fra quel che verrà e. E codesti sono gli ingredienti perfetti per il manifestarsi delle meravigliose sorprese, delle grandiose emozioni e dei dolci sogni cre.
Credi Pierino.
A questo punto quel cancello rimasto accidentalmente aperto è stata una benedizione.
E la farfalla una maestra di vita insostituibile.
E le paure.
Le paure le fondamenta su cui hai basato il, rispettoso, approccio agli imponderabili eventi dell'esistere secondo natura e. E non secondo dei bugiardi che usano lamentare: io vivo la medesima vita che io faccio fare ai cani! ogni qualvolta si rendono conto di non essere sul serio figli della cicogna. Di. Non essere. Sul. Serio. Figli. Della. Cicogna.